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LE POESIE DI EFIRA

Ultima poesia pubblicata | Per autore A - L | M - Z | Le favole

Che direbbe
¿Qué diría?
di Alfonsina Storni

Che direbbe la gente, vuota d'ogni follia,
Se in un giorno fortuito, per ultrafantasia,
Mi tingessi i capelli di viola e d'argento,
Mettessi un peplo greco e coi capelli al vento,
Con un serto di fiori: myosotis o gelsomini,
Cantassi per le strade al suono dei violini,
O dicessi i miei versi correndo per le piazze,
Con il mio gusto libero da volgari corazze?

Affollando le strade verrebbero a guardarmi?
Come una fattucchiera vorrebbero bruciarmi?
Campane suonerebbero per richiamare a messa?

A ridere, pensandoci, da sola mi son messa.
 

---ooOoo---

¿Qué diria la gente, recortada y vacía,
Si en un día fortuito, por ultra fantasía,
Me tiñera el cabello de plateado y violeta,
usara peplo griego, cambiara la peineta
por cintillo de flores: miosotis o jazmines,
cantara por las calles al compas de violines,
o dijera mis versos recorriendo las plazas,
libertado mi gusto de vulgares mordazas?

¿Irían a mirarme cubriendo las aceras?
¿Me quemarían corno quemaron hechiceras?
¿Campanas tocarían para llamar a misa?

En verdad que pensarlo me da un poco de risa.

 

Da Ultratelefono
(traduzione di Pina Allegrini)

Alfonsina Storni (1892-1938)

Alfonsina Storni (poetessa argentina, 1892-1938)
Emigrata coi genitori in Argentina dal Cantone Ticinese a quattro anni e di modestissime condizioni economiche, Alfonsina Storni scrisse poesie sin dall'infanzia e durante l'adolescenza ebbe una breve esperienza come attrice teatrale. Ottenne il diploma di maestra rurale ed insegnò per un solo anno prima di trasferirsi a Buenos Aires, dove nel 1912 ebbe un figlio senza essere sposata. Per sopravvivere fece diversi lavori fino ad entrare nel mondo giornalistico-letterario (fu amica del narratore Horacio Quiroga) ed in quello scolastico assistenziale.
Fenomeno socio-culturale, nella sua poesia vengono sconvolti i ruoli sessuali tradizionali. Raggiunge il colmo della sua parabola artistica con Ocre (Ocra) del 1925, dove ai motivi più intimi si affiancano le suggestioni della città e dei suoi abitanti.
Nel 1935 fu operata per un tumore al seno e nel 1938 ripresentandosi la malattia si suicidò annegandosi nel Mar della Plata.
Sul web:
Biografia e poesie in spagnolo
Lettura di poesie in versione originale e altre nella traduzione italiana (file audio)

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