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LA POESIA DELLA SETTIMANA

Ultima poesia pubblicata | Per autore A - L | M - Z | Le favole

La ricetta maggica
di Trilussa

Rinchiuso in un castello medievale
er vecchio frate co' l'occhiali d'oro
spremeva da le glandole d'un toro
la forza de lo spirito vitale
per poi mischiallo (1), e qui stava er segreto,
in un decotto d'arnica e d'aceto.

E diceva fra sé: ─  Co' 'st'invenzione,
che mette fine a tutti li malanni,
un omo camperà più di cent'anni
senza che se misuri la pressione
e se conserverà gajardo e tosto (2)
cór core in pace e co' la testa a posto.

Detto ch'ebbe così, fece una croce,
quasi volesse benedì er decotto;
ma a l'improviso intese come un fiotto (3)
d'uno che je chiedeva sottovoce:
─ Se ormai la vita è diventata un pianto
che scopo ciai de fallo campà tanto?

Devi curaje l'anima. Bisogna
che, invece d'esse schiavo com'è adesso,
ridiventi padrone de se stesso
e nun aggisca come una carogna (4);
pe' ritrovà la strada nun je resta
che un mezzo solo e la ricetta è questa:

«Dignità personale grammi ottanta,
sincerità corretta co' la menta,
libbertà condensata grammi trenta,
estratto depurato d'erba santa,
bonsenso, tolleranza e strafottina (5):
(un cucchiaro a diggiuno ogni mattina)».

(1) Mescolarlo. (2) Robusto. (3) Un lamentio. (4) Un vigliacco. (5) Strafottenza.
Da: Acqua e vino - 1944

Trilussa - Carlo Alberto Salustri (1871-1950). Trilussa scelse questo pseudonimo da un anagramma del proprio cognome. Nato a Roma, fu autore di un gran numero di poesie in dialetto romanesco. Lungi dall'essere un intellettuale, fonte della sua ispirazione erano le strade di Roma, assai più che i libri. Quando un giornale locale gli pubblicò i primi versi, questi conobbero presto il consenso dei lettori e furono in seguito pubblicati nella prima delle sue molte raccolte di poesie. La sua fama crebbe, e tra il 1920 e il 1930 la sua notorietà raggiunse il culmine. Tuttavia non frequentò mai i circoli letterari, ai quali continuava a preferire le osterie. A soli pochi giorni dalla sua morte, gli veniva riconosciuto il titolo di senatore a vita per alti meriti in campo letterario e artistico.

2 giugno 2003

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