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L'arroganza

Arroganti – ahinoi - lo diventano anche molti di quelli che fanno carriera. Questi si lasciano affascinare dal potere fino ad arrivare a credere di essere diventati invulnerabili salvo poi rimanerci male se, per effetto di questo loro comportamento, vengono malamente espulsi dalla propria organizzazione.

di Luca Liguori

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Gli arroganti parafrasando lo scrittore Elias Canetti sono gli uomini più tremendi: quelli che credono di sapere tutto e ci credono. Arrogante però è anche colui che non si degna – per esempio – di richiamare una persona dopo una telefonata,  che fa fare anticamera senza alcuna ragione oppure maltratta i subordinati e chi è meno "importante" di lui. Questo male affligge un buon numero di persone senza privilegiare, in apparenza, particolari categorie sociali. Si può definire, diciamo così, un male trasversale.
Quando a soffrirne sono dei colleghi o dei subordinati... tutto sommato non è un grosso problema: si possono lasciar cuocere nel loro brodo e, se la cosa diventa insopportabile, far valere la propria autorità (coi subordinati, naturalmente). Un buon metodo per combattere "il male" lo consigliava Dino Basili: «L’arroganza – diceva – si può smontare con un’arroganza più sfacciata, con un muro di ghiaccio o con una lacrima sincera». La lacrima, in particolari circostanze, può anche starci, ma mettersi ad erigere muri di ghiaccio non è certamente una bella prospettiva.
Arroganti – ahinoi - lo diventano anche molti di quelli che fanno carriera. Questi si lasciano affascinare dal potere fino ad arrivare a credere di essere diventati invulnerabili salvo poi rimanerci male se, per effetto di questo loro comportamento, vengono malamente espulsi dalla propria organizzazione. Bob Briner, un famoso consulente americano, ci esorta a non cadere nella trappola dell’arroganza. Essa afferma non solo è indegna, ma non ci conviene.
Il futuro, però, potrà riservarci una situazione migliore? A sentire quello che diceva già due secoli fa lo scrittore francese Alphonse Karr sembra proprio di no: «Gli apostoli diventano rari constatava sconsolato tutti sono padreterni!».
 

10 febbraio 2002

 

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