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ALCUNI ARTICOLI DALL'ARCHIVIO (1)

Il senso di frustrazione
Il senso di frustrazione nasce dalla consapevolezza di vedere inespresse le proprie ambizioni. E se l'organizzazione in cui si lavora è ingessata, l'unica via percorribile per porvi fine è quella di confrontarsi di nuovo col mercato del lavoro. Ricordando però quello che diceva La Rochefoucauld: «è più facile sembrare degni delle cariche che non si hanno che di quelle che si ricoprono». (7 novembre 2005)

Le doti di un buon capo
Le doti per fare di un “più alto in grado" un leader sono note. Il problema, come sempre, non è tanto la teoria, bensì l’applicazione reale: è normale che una volta raggiunto un posto di comando, si fa' di tutto per conservarlo per un periodo il più lungo possibile. Sarebbe certamente atipico chiedere ad una persona che ha fatto dei sacrifici per raggiungere un obiettivo, di farsi da parte nel momento in cui lo raggiunge. (24 gennaio 2005)

L'ultima frontiera del valore
Con due variabili reali bloccate (prezzo e qualità), la terza “apparente” assume molta importanza: la qualità percepita. Il consumatore sta diventando sempre più razionale e non sembra più disposto a comprare ad occhi chiusi un bene dal valore elevato. (10 gennaio 2005)

L'ironia sul lavoro
L'ironia ci permette di sdrammatizzare i momenti più difficili, ma attenti però a non esagerare. (24 marzo 2003)

La cultura degli altri
La variabile culturale è un'area non del tutto esplorata, anche se spesso le crisi delle aziende traggono proprio origine dalle loro radici culturali. (20 gennaio 2003)

Il manager con l'elmetto
L'ultima frontiera dei corsi di formazione: faticare, sudare e nebulizzare le scariche di adrenalina su accidentati percorsi di guerra. (22 ottobre 2002)

La selezione del personale
Il più grosso favore che possiamo fare alla concorrenza è assumere le persone sbagliate. Ecco perché la selezione del personale è una delle leve di gestione più importanti in una azienda. (30 settembre 2002)

Il buffone aziendale
Il buffone si rapportava spesso col suo sovrano rovesciando parzialmente l'autorità, ma in qualsiasi momento poteva venire apostrofato come persona assurda, incoerente e quindi sciocca. Fungeva - quindi - da specchio deformante attraverso il quale scoprire quello che di solito non si vedeva. (16 settembre 2002)

Architettura e potere
La dimora degli dei è sempre stata - fin dall'antichità - ubicata in un luogo misterioso. E i nostri Chief Executive Officer occupano di solito la posizione migliore: confortevole, assolata, con vista panoramica, e lontana dalla folla di impiegati oranti. (9 settembre 2002)

Adulazione e carriera
Nelle organizzazioni un manager - una volta che ha passato il timone del comando - giustifica in certi casi la sua permanenza sotto forma di contratto di consulenza che ha spesso più il sapore di “benservito” che di reale utilità. (2 settembre 2002)

La sindrome da Sol Levante
Tutti dobbiamo preoccuparci del futuro perché lì dovremo passare il resto della vita; ma intanto bisogna anche vivere nel presente. (2 luglio 2002)

Il complesso di Macbeth
Al timore di fallire può corrispondere in alternativa la paura da successo. E molte volte - come diceva Emile Cioran - l’ambizione diventa una droga che fa di colui che vi si dedica un demente in potenza, (27 maggio 2002)

L'arroganza
Arroganti – ahinoi - lo diventano anche molti di quelli che fanno carriera. Questi si lasciano affascinare dal potere fino ad arrivare a credere di essere diventati invulnerabili salvo poi rimanerci male se, per effetto di questo loro comportamento, vengono malamente espulsi dalla propria organizzazione. (10 febbraio 2002)

Il servilismo
Questo attitudine era già stata osservata dai cinesi molti secoli fa, e la diagnosi, sintetizzata, è tutta racchiusa nel seguente proverbio: «Le cime più alte degli alberi vengono raggiunte dagli animali più intelligenti, le aquile, e dagli animali che strisciano, i serpenti». (27 gennaio 2002)

Lo stile dell'investitore
I grandi finanzieri dicono che per fare il loro mestiere serve tanta immaginazione e capacità analitiche, ma è sufficiente? (30 settembre 2001)

Crisi politica e globalizzazione
«All'economia globale dice Soros non si affianca una corrispondente società globale e tantomeno una democrazia globale. I rapporti internazionali si fondano sul principio della sovranità nazionale: gli Stati sovrani sono governati dai propri interessi nazionali.» (23 settembre 2001)

Furbi ed arrivisti, attenti
"Figlio, nella tua attività sii modesto… quanto più sei grande umiliati." Seracide (1 settembre 2001)

Niente di nuovo sotto il sole
«In materia di azioni non si deve dare consiglio a nessuno, perché se la ragione è preda di incantesimo, difficilmente il consiglio potrà risultare profittevole». (23 giugno 2003)

La comunicazione non verbale
Per imparare il linguaggio del corpo, mettetevi qualche volta in disparte per un quarto d'ora e provate a leggere e studiare i gesti delle altre persone. E ricordate sempre quello che diceva Sigmund Freud: «Nessun mortale può mantenere un segreto: se le labbra restano mute, parlano le dita». (16 giugno 2001)

Il potere delle sedie
Per accrescere il potere, molti prendono alcuni accorgimenti nella disposizione e la dimensione della scrivania e delle sedie in un ufficio. (26 magio 2001)

Come tenere una conferenza
Prima di iniziare una conferenza assicuratevi che l'uditorio sia informato dell'argomento, e ricordatevi quello che diceva Abert Camus: chi parla in modo chiaro ha degli ascoltatori, ma chi parla in modo oscuro ha solo dei commentatori. (28 aprile 2001)

La copertura dai rischi di cambio
Un buon manager, ha l'obbligo di tenere la propria azienda al riparo dai rischi di cambio, e deve sempre tener presente quello che diceva William Penn ― un quacchero inglese del diciassettesimo secolo: «Rischiare molto per guadagnare molto tiene più dell'avarizia che della saggezza». /14 aprile 2001)

Affidare un cliente
Poche e fondamentali le regole da tenere bene in evidenza, e tener sempre presente quello che diceva la scrittrice inglese Jane Austin: «Gli affari possono portare il denaro, quasi mai l'amicizia». (2 aprile 2001)

Winner contro winner
Molte volte capita di dover far fronte a richieste che, ad una semplice e veloce valutazione, sembrano o troppo esagerate o troppo basse. Poi,  a mente fredda, tutto sommato la richiesta fatta non è poi sembrata tanto fuori luogo. Se capita questo, il nostro interlocutore molto probabilmente ha valutato — prima di esprimere la richiesta — attentamente la nostra posizione. (13 febbraio 2001)

Denaro e coscienza
Ciascuno, all'interno delle organizzazioni, è tenuto a verificare le conseguenze, sia finanziarie che nei riguardi dei clienti, di quello che sta per essere fatto o di quello che si pensa di fare. Ed è compito di ogni manager sostenere azioni di verifica ed agire appropriatamente di conseguenza. (13 febbraio 2001)

Le contraddizioni del manager
Dovendosi confrontare continuamente con la propria coscienza, le proprie convinzioni etiche, religiose e politiche ma nel rispetto degli obiettivi della propria organizzazione il manager rischia continuamente di avere una opinione quando è al posto di comando, e una del tutto diversa quando medita prima di addormentarsi.
(22 gennaio 2001)

 

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